martedì 6 marzo 2012

Come sottoscrivere un contratto ENI luce senza saperlo

[raccomandata con ricevuta di ritorno, partita mercoledì 7 marzo 2012 - dettagli della storia sulle Pagine Oscure]
 
Siete a casa. Da soli, tranquilli. State guardando la televisione, leggendo un libro, facendo una cosa qualsiasi, quando suonano alla porta di casa.
Un ragazzo ben azzimato e con parole veloci e preoccupate vi dice che sta facendo una verifica perché hanno segnalato una dispersione di gas metano. Entra in casa e, magari perché gli dite che non avete il gas metano, vi dice che non c'è problema e deve solo compilare il rapporto di servizio, ma gli servono alcuni dati, che trova facilmente semplicemente sull'ultima bolletta della luce.
Per caso questa cosa vi è familiare?
Bene.
Anzitutto tranquillizzatevi: non è vero niente e non c'è nessuna perdita di gas metano, anzi per la cronaca se ci fosse veramente una perdita di gas metano vi busserebbe alla porta un signore con l'uniforme dei vigili del fuoco, che vi prenderebbe e farebbe uscire di casa fino in strada senza tanti complimenti, pure se siete in pigiama e vestaglia.
Il signore che avete davanti al naso è un agente commerciale, che sta utilizzando la vostra bolletta ENEL non per compilare un rapporto, bensì per farvi stipulare un bel contratto per la fornitura di energia elettrica con un altro fornitore.
Magari più conveniente di quello che avete adesso, non dico di no. Magari c'è anche un gran risparmio. Ma... magari se voglio fare una variazione lo decido io, e non uno che mi si introduce in casa sparando cazzate su presunte perdite di gas. Magari.
Bene. Come dicevo, magari questa storia vi è familiare, a noi è successo oggi pomeriggio, un oretta fa circa. Solo che mia madre, da brava persona timorata dal metano, si è fatta abbindolare, mentre io, quando sono entrato ed ho visto un ragazzo che copiava dati dalla nostra bolletta ENEL, mi sono immediatamente trasformato nel feroce Grizzly. E li ho cacciati, agente e compagna che stava imparando, come quel servizio delle Iene di qualche mese fa. Stessa storia, identica. E sono incavolato. Per come l'agente ha cercato di turlupinare mia madre. Per come ha cercato di prendere per un imbecille anche me, peraltro.
Ma soprattutto perché si è introdotto in casa con la forza.
Signori miei, quegli agenti hanno commesso un reato (due reati, ci sarebbe anche il procurato allarme presso l'autorità per aver detto che c'era una fuga di gas), ed un reato grave per cui si va a finire in carcere: sto parlando della "violazione di domicilio". Il fatto che mia madre abbia invitato i signori a entrare non estingue il reato, ma anzi è proprio nel momento in cui gli agenti hanno varcato la soglia che hanno consumato il reato: mia madre ha dato il permesso di entrare a un incaricato addetto alla verifica di una eventuale perdita di gas, persona abbondantemente differente da un agente commerciale di una società privata di fornitura di servizi.
E con questo, miei cari lettori, vi dico che questa storia non è finita. Perché l'ho detto che sono diventato quell'orso feroce che mai nessuno vuole incontrare. E per questo, visto il grande impegno profuso dai fornitori anche con le Iene per evitare che questi fatti spiacevoli accadano o si ripetano, ho deciso di informare per iscritto la società coinvolta. E lo dico anche, che la società coinvolta è l'ENI, perché io non sono un giornalista delle Iene, ma soprattutto perché non ho digerito che una grande società storica dia l'autorizzazione ad essere rappresentata casa per casa da un lestofante come quello contro cui mi sono scontrato oggi. Quella che segue è la raccomandata che domani mattina partirà in direzione dell'ufficio legale dell'ENI, e la risposta che riceverò (perché a raccomandata si risponde per iscritto) la pubblicherò anch'essa in questo articolo e vi darò notizia. Vediamo che cosa riesco a smuovere.
Ma prima di lasciarvi col testo della raccomandata, vi mando (il gioco di parole ci sta) una raccomandazione: non aprite mai la porta di casa a sconosciuti che usano scuse puerili come questa, o minacce come la necessità di poter verificare le vostre fatture a rischio di una multa [questo mi è stato raccontato, non credo si tratti di agenti commerciali della stessa compagnia, ma ad ogni modo non cambia il reato, anzi sì: in questo caso alla violazione di domicilio si aggiunge anche la violenza privata].
E se insistono per entrare in casa vostra, chiamate tranquillamente la polizia (tel 113) oppure i carabinieri (tel 112): vedrete che l'agente commerciale che ha tanta voglia di parlare troverà qualcuno disposto ad ascoltarlo molto a lungo. (-:

Spett.le ENI s.p.a.
Piazzale Enrico Mattei 1
00144 Roma

Siracusa, lì 7 marzo 2012

Oggetto: protesta formale avverso l'agenzia di rivendita autorizzata per Siracusa

Il sottoscritto Mirko Tuccitto, codice fiscale [omissis], quale familiare (figlio) della sig.ra Iob Marialisa, nata [omissis] e residente in Siracusa, via Salvatore Monteforte 12A, e dalla sig. Iob autorizzato a rappresentarla legalmente, con la presente segnala e denuncia quanto segue:

in data sei marzo c.a. intorno alle ore 15:45 si sono presentati presso il domicilio della sig. Iob due persone, non meglio identificate: un ragazzo sui trent'anni in abito scuro e una ragazza sui ventotto anni. Il ragazzo, con azione di gravità ed urgenza annunciava alla sig. Iob di essere presente a causa di una (testuali parole di costui) "dispersione di metano" per cui doveva provvedere con urgenza ad effettuare dei controlli, e si introduceva in casa per questi controlli sebbene
a) palesemente non valido il motivo posto, come obiettato anche dalla sig. Iob proprio sul momento stesso (testuali parole della Iob): "noi non abbiamo il metano";
b) il ragazzo, palesandosi quale operatore addetto alla verifica di fughe di gas, era sprovvisto di qualsivoglia macchinario o apparecchiatura atta alla verifica della qualità dell'aria ovvero al rilevamento di eventuali fughe;

Una volta attirata l'attenzione della sig. Iob con questo stratagemma, con la scusa di dover compilare un presunto verbale d'ispezione, il giovane si faceva consegnare la copia dell'ultima fattura di fornitura di energia elettrica dell'operatore ENEL Servizio Elettrico.
A questo punto sopraggiungevo io e sorprendevo i due agenti commerciali in cucina assieme alla sig. Iob, di cui il ragazzo proprio impegnato a compilare il contratto. Prima che potessi chiedere chi fossero costoro, essi sostenevano la loro presenza sul posto (di nuovo testuali parole dell'agente, confermati da un cenno della signorina): "a causa di una dispersione di gas metano", frase confermata anche personalmente dalla sig. Iob.
Bloccavo immediatamente l'agente, avendo chiaramente identificato invece la realtà delle cose grazie alla carpetta recante il marchio "ENI" ed il logo del "cane a sei zampe" che l'agente teneva accanto a sé, costringendolo a interrompere la compilazione del contratto e invitandolo ad uscire di casa prima di costringermi ad allertare le forze dell'ordine.
Alle rimostranze dell'agente, che negava d'essere un venditore porta-a-porta e continuava a tentare la strada della presunta perdita di gas metano, mi palesavo quale operatore volontario di protezione civile mostrandogli il mio tesserino d'identificazione personale e spiegando che essendo segnalata una fuga di gas, ero abilitato ad allertare le forze di soccorso per procedere all'evacuazione dello stabile. Chiedevo inoltre al signore il suo tesserino d'identificazione, che mi mostrava rapidamente ma riportava i dati di un'agenzia di servizi di Siracusa autorizzata ENI e la qualifica di "venditore".
A questo punto i due, determinato d'aver "pescato la persona sbagliata" e soprattutto dietro la minaccia di venire immediatamente arrestati per procurato allarme presso l'autorità avendo palesato una finta fuga di gas metano, si sono dileguati rapidamente prima che potessi contattare le FdO.

Questa pratica di vendita porta-a-porta, ingannevole e che oserei definire al limite del truffaldino, è stata evidenziata già nel corso del mese di ottobre 2011 dalla trasmissione televisiva "Le Iene" di Italia 1: il comportamento dell'agente siracusano è praticamente sovrapponibile in ogni gesto con quello dell'omologo parmense evidenziato dalla trasmissione televisiva; questo andrebbe letto, a mio avviso, come un deliberato gesto messo in atto non già da un limitato numero di agenti commerciali scorretti, quanto piuttosto una sorta di politica d'azione aggressiva per la stipula di grossi quantitativi di contratti, essendo palese la malafede dell'agente coinvolto.
In virtù di ciò pertanto, a piena ed efficace tutela della sig. Iob Marialisa di cui in calce a questo documento, che io rappresento legalmente, con la presente:
INVITO
la società ENI s.p.a. a compiere anzitutto mirate analisi nei confronti dell'agenzia o delle agenzie che operano sul territorio di Siracusa per la stipula di contratti family con il sistema del porta-a-porta provvedendo a isolare e punire gli eventuali agenti scorretti, ovvero determinando se tali scorrettezze non siano addirittura la politica operativa dell'agenzia (come d'altronde evidenziato dalla trasmissione "Le Iene" in ottobre 2011), per provvedere quindi in altro modo; invito peraltro la società, se lo ritiene opportuno, a mettere a conoscenza l'agenzia di questa comunicazione;
INTIMO
la società ENI s.p.a., qualora l'agenzia di Siracusa dovesse comunque in qualche modo presentare un contratto stipulato a nome e per conto della sig. Iob Marialisa di Siracusa a considerare tale contratto rescisso per pratica del diritto di recesso entro i termini dei D.L: 50/1992 e 185/1999 oltre che Codice del Consumo (D.L. 206/2005); in tal caso riservo inoltre di agire con querela;
COMUNICO
che qualora altri agenti autorizzati da ENI s.p.a. alla stipula di contratti family commettano recidiva, introducendosi nella proprietà della sig. Iob con scuse puerili e/o in generale non identificandosi come agenti commerciali venuti a proporre un contratto di fornitura di energia elettrica e/o gas metano con il gestore del mercato libero, ci riserviamo di ottemperare querela avverso gli agenti e l'agenzia, ma se ritenuto opportuno anche contro la società ENI s.p.a. che li ha autorizzati, per tutti i reati che si possano ascrivere, ivi compresi la violazione di domicilio (art. 614 Cod Pen) e per farneticazioni a proposito di perdite di gas metano anche per procurato allarme presso l'autorità (art. 658 Cod Pen);
SOTTOLINEO
che il comportamento abietto tenuto dai due agenti, oltre che irrispettoso delle persone e della legge, getta ovvio ed inutile discredito sull'azienda stessa, provocando peraltro un palese danno d'immagine: se infatti non mi fossi trovato nella casa della sig. Iob, in questo momento lei, anziana e sola in casa, si troverebbe nello status di terrorizzata da una non esistente fuga di gas metano e cliente di ENI s.p.a. senza averlo voluto né capito chiaramente.
E peraltro Vi chiedo ufficialmente se per caso non sia invece questa la politica di attivazione dei contratti da parte del Vostro servizio commerciale: spaventare persone anziane per rubare una firma sul contratto senza che possano capire che cosa è successo.

Restando in attesa di un Vs cortese riscontro, anche sull'eventuale presentazione di un contratto a nome Iob Marialisa (che non essendo stato firmato, se presentato potrebbe anche contenere firme false), con l'occasione porgo cordiali saluti

Mirko Tuccitto

Aggiornamento del 12 marzo 2012
Oggi la raccomandata è arrivata a Roma Eur. Penso che sarà consegnata domani. Come ribadito, pubblicherò anche la risposta dell'ufficio legale dell'ENI.

Aggiornamento del 13 marzo 2012
La raccomandata risulta consegnata oggi allo sportello. Ora non resta che aspettare una risposta.

Aggiornamento del 10 aprile 2012
Oggi è passato pressoché un mese solare. Solo ancora in attesa di una risposta, ma potrebbe anche essere partita in questi giorni ed essere in arrivo. Solo per dire "ehi, sono ancora qui".

3 commenti:

Stefano Amato ha detto...

Maledetti.. Ormai non si può aprire la porta a nessuno. Tra l'altro in questo modo si instaura il fenomeno "al lupo, al lupo". Per colpa di questa gente, il giorno in cui ci sarà veramente una fuga di gas rischia di non crederci nessuno.

s

Anonimo ha detto...

Lo scandalo secondo me stà nel fatto che le grandi s.p.a sanno benissimo che affidano la campagna vendita ad aziende di servizi brulicanti di pezzenti vagabondi pronti a vendersi la madre pur di strappare qualche contratto.

Ben fatto.

Grizzly ha detto...

@towerlight2002 ma anche no: questo trucco di spacciarsi per addetti del gas alla ricerca di una perdita era messo in atto da un agente sputtanato dalle Iene a ottobre. Ora, o questo tizio s'era visto quel servizio e si è ispirato a loro, oppure è un trucco che gli ha consigliato l'agenzia per carpire la fiducia delle persone. Che sia una coincidenza che un'intera agenzia di Parma (Le Iene) e un agente di Siracusa utilizzino lo stesso trucco mi sa, come diceva il mio omonimo dei Trettrè: una TAVANATA galattica...